Un’esperienza importante per acquisire nuove competenze, utile anche per il futuro lavorativo. I giovani selezionati per svolgere Servizio civile con Associazione Mosaico hanno le idee molto chiare sul loro domani. Sono circa 250 gli operatori volontari che, da maggio, sono impegnati nei diversi enti della Lombardia. Un’esperienza “sul campo” a cui si aggiunge l’attività di formazione. Durante le lezioni non c’è solo un travaso di nozioni e informazioni, quanto un vero coinvolgimento dei ragazzi, i veri protagonisti di ogni attività.
I giovani hanno commentato positivamente questi primi mesi di Servizio civile. “Mi sto trovando molto bene”, ha commentato Fabiano Frigerio, impegnato nella biblioteca di Gandino. Rilevando che “il progetto è coerente con il mio impiego”, e spendendo parole di lode verso le persone con cui sta operando, che fin da subito “mi hanno messo nelle condizioni di imparare cosa dovessi fare”. Il giovane studia nella facoltà di Giurisprudenza, e ha deciso di svolgere il Servizio civile “per fare nuove esperienze” che fossero compatibili con l’impegno universitario. Con lo sguardo verso il futuro, auspica “di continuare su questa strada, imparando il più possibile”.
Anche Elisa Ghislanzoni studia nella facoltà di Giurisprudenza, ed è ormai prossima alla laurea. Lei è impegnata nel Comune di Gazzaniga: “Avevo aderito a un progetto della biblioteca – ha ricordato – ma sono arrivata seconda e mi è stata proposta questa attività”. Un “cambio” di rotta che per Elisa è stato positivo: “Mi sto trovando molto bene, forse anche meglio rispetto al progetto per cui mi ero candidata, perché questa attività è più legata al mio percorso di studi”. Lei, che mira a un impiego “in enti come l’Agenzia delle entrate, o la Camera di commercio”, ha giudicato in modo positivo il Servizio civile “come prima esperienza lavorativa, anche per le modalità di inserimento nel mondo del lavoro”. E poi “guadagni qualcosa”.
Antonio Ascolese sta svolgendo Servizio civile negli uffici della Cassa edile, a Seriate. Desiderava fare questa esperienza e, risultato idoneo, gli è stata proposta questa posizione dove “mi sto trovando davvero bene”, ha affermato. La sua attività si svolge prettamente al computer: “Sto imparando molto, e questo mi servirà per il futuro, ad esempio riguardo al ruolo gestionale”. Prima di iniziare, “pensavo sarebbe stato più pesante, invece in realtà mi trovo molto bene lì”.
In biblioteca, a Lomagna, c’è Deborah Campo, che da sempre pensa che la bibliotecaria possa essere il ruolo giusto per il suo futuro: “Coniuga il mio amore per i libri a un lavoro a contatto con il pubblico”. Lei sta ultimando la tesi in Beni culturali, e insieme al titolo di studio nel suo cv inserirà anche questa esperienza di Servizio civile. “Mi sto trovando molto bene”, ha aggiunto lodando i suoi “superiori”: “Mi stanno seguendo molto, e mi fanno svolgere tutte le attività proprie del ruolo dei bibliotecari”.
Se proprio si vuole cercare un piccolo neo, è stata indicata la distanza per frequentare le lezioni di formazione in presenza (che si concluderanno comunque a breve). Mentre tutti hanno assicurato che, se tornassero indietro, sceglierebbero di nuovo di fare il Servizio civile.