Dalle 20 di ieri, giovedì 22 febbraio, stop alla presentazione delle candidature per il Servizio civile universale. E adesso cosa succede?
Nella giornata di oggi, venerdì 23 febbraio, pubblicheremo sul nostro sito il calendario con le date della prima fase di selezione per tutti coloro che hanno presentato domanda. Tutti i candidati riceveranno inoltre un messaggio sul telefono e una mail nella propria casella di posta elettronica. Per questo, si consiglia di controllare la posta in arrivo e salvare l'indirizzo
Per quanto riguarda la seconda fase di selezione , le date saranno aggiornate settimanalmente, e tutti gli interessati riceveranno anche la comunicazione tramite messaggio sul telefonino e con specifiche mail.
L'invito, rivolto a tutti i candidati, è leggere le schede del progetto che hanno scelto, prima di presentarsi per le selezioni.
Ho trovato sul vostro sito la risposta a un quesito sulle “Detrazioni per il figlio che svolge il servizio civile”. Visto che l’articolo è un po’ datato, vorrei sapere se ci sono aggiornamenti riguardo la possibilità di poter richiedere le detrazioni per il figlio che svolge il servizio civile.
Sì, ci sono aggiornamenti rispetto alla risposta data al quesito cui si fa riferimento, che teneva conto, ovviamente, della normativa in vigore al momento della sua pubblicazione sul nostro sito.
Dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 40/2017, che ha istituito il “Servizio civile universale”, gli assegni attribuiti agli operatori per tale servizio rientrano tra i redditi esenti da imposizioni tributarie e non sono imponibili ai fini previdenziali (articolo 16, comma 3).
Pertanto, i compensi erogati ai volontari del servizio civile universale non rilevano più nel calcolo del limite massimo di reddito complessivo, previsto dall’articolo 12 del Tuir, per essere considerati familiari a carico.
Tuttavia, per completezza di informazione si precisa che, qualora i redditi del volontario derivassero da altra tipologia di servizio civile (per esempio, un servizio civile regionale, che non è assimilabile al servizio civile universale) le somme incassate devono essere considerate redditi derivanti da collaborazioni coordinate e continuative e concorrono alla formazione del reddito complessivo del percipiente (risposta dell’Agenzia delle entrate a interpello n. 82/2018).
In questo caso, il reddito rileva anche per la verifica dell’eventuale superamento del limite per poter richiedere le detrazioni per familiare a carico.