Bando Servizio civile digitale, 15 posizioni disponibili con Associazione Mosaico

Pubblicato il Bando 2023-2024 per il Servizio civile digitale. Con Associazione Mosaico si contano 15 posizioni disponibili. 

“Siamo molto soddisfatti di poter offrire ai giovani questa ulteriore occasione di crescita e formazione", ha commentato Claudio Di Blasi, presidente di Associazione Mosaico.  Con questi progetti si vuole "supportare la cittadinanza nel superamento del divario digitale e, al contempo, far acquisire maggiori competenze ai nostri operatori volontari". 

Comunicato integrale al link https://mosaico.org/images/ComunicatiStampa/2023/BandoServiziociviledigitale.pdf

Regione Lombardia finanzia con 100mila euro il progetto di Associazione Mosaico

Regione Lombardia ha stanziato 100mila euro per il progetto di Associazione Mosaico sulla Fragilità digitale. 

Al seguente link, il comunicato stampa: https://mosaico.org/images/ComunicatiStampa/2023/ProgettoFragildig.pdf

Associazione Mosaico sposa la campagna di “Obiezione alla guerra”

Associazione Mosaico ha sottoscritto l’appello, rivolto alle autorità lituane dell’immigrazione, affinché l’obiettore bielorusso Ivan Strashkevich sia accolto nell’Unione Europea. Se estradato, infatti, rischia la galera come oppositore del regime.
La campagna è stata promossa da Ebco/Beoc e Wri.
Di seguito, il documento in italiano e, in allegato, il testo in inglese inviato alle autorità lituane.

A nome di Associazione Mosaico (Italy),
Vi scriviamo per esprimere la nostra grave preoccupazione per il caso di Ivan STRASHKEVICH, cittadino bielorusso.
Sappiamo che il 5 giugno 2023 è stata rifiutata una proroga del suo visto di lavoro, sulla base del fatto che in passato ha prestato servizio come guardia di frontiera nell’esercito bielorusso. Allo stesso tempo gli è stato notificato dalle autorità lituane un divieto di ingresso nell’Unione Europea di 60 mesi. Mentre presentava domanda di asilo, è stato arrestato durante il colloquio e trasferito con la forza al campo profughi di Pabrade, dove è stato posto in isolamento con accesso al telefono solo per trenta minuti al giorno (non garantiti). Questo nonostante abbia un permesso di soggiorno valido per la Polonia che non gli è stato revocato.
Non abbiamo dubbi sulla buona fede di Strashkevich, che ha abbandonato il servizio di frontiera nel 2019 e successivamente ha sostenuto attivamente le proteste a seguito delle contestate elezioni del 2020 e ha contribuito a un film documentario critico sulla gestione del servizio di frontiera dell’afflusso di migranti del 2021. Ma in ogni caso la sua richiesta di asilo dovrebbe seguire il suo corso dopo un giusto processo senza sottoporlo a molteplici violazioni dei diritti umani.
Chiediamo alle autorità lituane per l’immigrazione di lasciare libero Straskevitch, riconsiderare la necessità delle sue condizioni di detenzione e consentirgli di portare avanti la sua domanda di asilo, che godrebbe del nostro sostegno, senza ostacoli.
Inoltre, anche in caso di rigetto della domanda, chiediamo alle autorità di revocare il divieto di ingresso nell’Unione Europea, che non ha alcuna giustificazione giuridica.
Più in generale, Associazione Mosaico fa appello urgente alle Autorità lituane affinché la Bielorussia non sia considerata un paese sicuro per il rimpatrio, soprattutto per coloro che sono già stati identificati come oppositori del regime; che venga rivista la posizione negativa rispetto a chi ha svolto in passato il servizio militare in Bielrussia, riconoscendo il diritto di coloro che desiderano evitare la mobilitazione come fanno gli obiettori di coscienza; che la Lituania si astenga in ogni caso dal deportare tali persone in Bielorussia, e vengano considerate favorevolmente le domande di asilo; e che, in mancanza di ciò, accettino di rilasciare agli obiettori i necessari permessi di soggiorno e di lavoro che consentano loro di rimanere in Lituania e nell’UE.


Per Associazione Mosaico
Il presidente
Claudio Di Blasi
5 luglio 2023

Contest "Un post in servizio", premiata Stella Barberi

La giovane Stella Barberi è la vincitrice del concorso promosso da Associazione Mosaico “Un post in servizio”. Il presidente Claudio Di Blasi ha consegnato nel pomeriggio di venerdì 9 il premio a Stella, arrivata nella sede bergamasca da Longone al Segrino (Como). Stella, dall'apertura del contest, ha pubblicato diversi video e foto sulla sua esperienza in un asilo infantile di Merone. Per lei, un voucher del valore di 300 euro, spendibile per viaggiare.
A inizio anno, gli operatori volontari del Servizio civile universale e di Leva civica lombarda (in sevizio dal 22 maggio 2022) sono stati invitati a partecipare al contest pubblicando, nei loro profili social, uno o più post legati all’attività svolta. Pubblicazioni corredate dall’hashtag #ConcorsoMosaico2022, e almeno due tag scelti tra #inserviziocivile #iosonomosaico #associazionemosaico #serviziocivile #SCU #levacivica e un tag ad Associazione Mosaico: @AssMosaico (Twitter), @associazione_mosaico (Instagram), @AssociazioneMosaicoEnteDiServizioCivile (Facebook) e @associazionemosaicosc (TikTok).
Per partecipare, la scadenza è stata fissata alle 23.59 del 31 maggio 2023. Poi la giuria, composta da alcuni membri di Associazione Mosaico ha valutato i diversi post, ritendo che la scelta di Stella di condividere alcuni dei momenti più significativi del suo percorso, meritasse di vincere.
"Abbiamo deciso di promuovere questo concorso - ha spiegato il presidente Di Blasi - per dare la possibilità alle centinaia di giovani, impegnati come operatori volontari del Servizio civile, di raccontare una parte della loro esperienza ai coetanei, usando gli strumenti propri dei ragazzi. E poiché viaggiare arricchisce, abbiamo pensato a questo premio".
Non è stato facile scegliere il vincitore: "Abbiamo apprezzato tutti i post - ha aggiunto - ma Stella ci ha colpiti per la scelta di raccontare non un singolo momento ma l'esperienza fatta con diversi post e video. Un impegno che Associazione Mosaico non poteva non riconoscere".
Durante l'incontro, il presidente ha anche dato alla giovane qualche consiglio su come muoversi per cercare lavoro. Lei, emozionatissima, si è detta dispiaciuta del fatto che - avendo 29 anni - non possa partecipare ad altri percorsi (di Leva civica) con Associazione Mosaico. Ma è entusiasta di aver potuto essere una operatrice volontaria di Sevizio civile per un anno: "Ho cercato appositamente un progetto in un asilo, e sono felicissima di averlo trovato". E a quanto pare ha trovato anche la certezza che vuole iniziare a lavorare in questo settore.

Innovazione digitale nel pubblico e nel privato: il Servizio Civile è un passaporto per il lavoro

230517 Cittadinanza Digitale Webinar

 

BERGAMO, 17 maggio 2023 – Il 10% delle famiglie italiane non è connessa ad Internet. Il 35% di esse non ha né un pc né un tablet. Tra gli over 65, il 67,4% non sa usare la ‘Rete’. L’8% degli studenti italiani (il 23% se si considerano quelli portatori di disabilità) è rimasto escluso dalle attività didattiche durante la pandemia. Inoltre, il 60% degli Italiani non conosce l’esistenza di servizi online (o li trova di difficile utilizzo), il 48% dei cittadini non utilizza il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e addirittura l’80% non conosce la figura del Difensore civico per il digitale. Insomma, l’Italia è un Paese ad elevato tasso di “barriere architettoniche digitali”. E non è affatto un caso se il nostro Paese si colloca al 18° posto tra i 27 Paesi dell’Unione europea, su questo fronte.

Sono alcuni dati, piuttosto preoccupanti, presentati da Stefano Pabellini, Vicepresidente dell’Associazione Cittadinanza digitale OdV, nel corso del webinar organizzato da Associazione Mosaico sugli sbocchi occupazionali e di cittadinanza attiva, offerti dal Servizio civile digitale. Oltre a Pabellini, al partecipatissimo incontro (poco meno di cento gli iscritti) nella veste di relatori sono intervenuti: Manuel Consonni, Psicologo del lavoro al CE.SVI.P. Lombardia, Giovanni Bonati, Manager di società di innovazione nella Pubblica amministrazione, Onelia Rivolta, in rappresentanza di ANCI Servizio Civile, e Silvia Losco, dirigente del dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale. In apertura dei lavori, è intervenuta Laura Massoli, Direttrice Ufficio per il Servizio civile universale, che ha ricordato come il Servizio civile digitale sia sostenuto dal PNRR: “C’è l’interesse degli Enti e dei ragazzi, e questo emerge dai dati delle selezioni degli Enti lombardi. Importanti le potenzialità del Servizio Civile digitale anche ai fini dei ritorni occupazionali e nell’ottica di una crescita civica dei giovani”.

“Questo incontro ci è stato chiesto dagli stessi operatori volontari in servizio”, ha spiegato il presidente di Associazione Mosaico, Claudio Di Blasi, che ha ricordato come Associazione Mosaico operi “in un territorio, la Lombardia, e in particolare la Bergamasca, dove il tasso di disoccupazione è tra il 2 e il 3%, cioè tra i più bassi d’Italia. Uno scenario assai diverso da quello in cui i giovani non trovano lavoro o vengono sottopagati”. Gli ospiti del webinair hanno poi trattato il rapporto, tra Servizio civile digitale e mondo del lavoro, da diverse angolazioni. Consonni ha espresso il punto di vista della Formazione e delle politiche attive del lavoro, evidenziando come “le persone con meno competenze digitali fatichino più nel ricollocarsi”. Nell’ambito del settore privato, che opera nel sostegno della digitalizzazione della Pubblica amministrazione, Bonati ha ricordato la “fame” di lavoratori da parte del settore dell’innovazione digitale, invitando i ragazzi “ad essere esigenti”. “Chi svolge il Servizio civile digitale – ha sottolineato - ha una vera fortuna, perché vive un rapporto diretto con i cittadini e fa un’esperienza molto importante per la carriera lavorativa”.

Nel fare il punto sulla Transizione digitale nelle Amministrazioni dei Comuni, Rivolta (ANCI Servizio Civile) ha sottolineato il bisogno di personale giovane, soprattutto in vista della riapertura delle assunzioni; ed ha invitato i ragazzi “ad approfittare della formazione offerta dal Servizio civile nei Comuni per poi presentarsi ai concorsi”. Oltre a mettere in evidenza le attuali lacune italiane nell’ambito del Digitale, Pabellini ha però condiviso parole di speranza nell’intervento conclusivo: “Il PNRR mette a disposizione oltre 2 miliardi di euro per realizzare la Transizione digitale. Il che significa che l’Italia potrebbe innalzare, dall’attuale 22% al 70% circa la quota della popolazione digitalmente abile”. Una sfida senza dubbio impegnativa, ma che l’Italia non si può permettere di snobbare. E in questo contesto, il Servizio Civile Digitale – avviato in via sperimentale nel 2022 - si configura come uno strumento fondamentale a favore dei più giovani e di tutta la comunità.

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