RItorno occupazionale 2023, cresce ancora il numero dei giovani che trovano lavoro dopo il Servizio civile e Leva civica lombarda

Si fa ancora più stretto il rapporto tra il Servizio civile e la Leva civica lombarda e il mondo del lavoro. Sempre più operatori volontari trovano un'occupazione durante o immediatamente dopo lo svolgimento del servizio.
È ciò che emerge dal rapporto sul RItorno Occupazionale di Associazione mosaico, "Mamma, ho trovato un lavoro!", giunto nel 2023 alla sua settima edizione.
Dal rapporto emerge che se nel 2022 il 73% dei giovani aveva ricevuto un offerta di lavoro, nel 2023 siamo arrivati al 76% per il SCU e LCA, al 91% per Garanzia Giovani (risultato coerente con l’obiettivo di
Garanzia Giovani che, a differenza degli altri dispositivi, ha come fine primario l’inserimento nel mercato del lavoro) e al 80% per il Servizio civile digitale. Particolarmente significativo il fatto che 
Ma il dato più significativo riguarda la provenienza delle offerte. È infatti è cresciuto in modo repentino il numero di proposte lavorative provenienti da realtà esterne all’ente di servizio e alla rete ad esso connessa.
Questo a riprova del crescente interesse nel mondo del lavoro — non solo nel settore pubblico e nel privato sociale.

Per scaricare e leggere il Rapporto sul ritorno occupazionale del 2023 cliccare sul titolo del Rapporto. 

Ritorno occupazionale 2022: Servizio civile e Leva civica lombarda, primo passo verso il mondo del lavoro

Il nuovo rapporto sul ritorno occupazionale relativo all'anno 2022 conferma in pieno i dati degli scorsi anni: il Servizio civile e la Leva civica lombarda sono percorsi virtuosi verso l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
Associazione Mosaico, come ogni anno, ha interpellato i giovani che al termine della loro esperienza di Servizio civile e Leva civica. In particolare, per l'anno 2022, è emerso che il 73% di chi ha svolto Servizio civile ha ricevuto un'offerta di lavoro entro 5 mesi dal termine dell'anno di impiego e l'88,5% ha accettato l'offerta. Non solo: il 52% di questi giovani ha ritenuto determinante o molto importante l'esperienza del Servizio civile come causa che ha attivato l'offerta di lavoro.
Per scaricare e leggere il Rapporto sul ritorno occupazionale del 2022 cliccare sul titolo del Rapporto. 

Servizio civile e Leva civica, formidabile passaporto per il lavoro anche nell’anno del COVID

Anche nell’anno della pandemia il Servizio civile e la Leva civica si sono dimostrati un formidabile “passaporto per il lavoro” per i giovani. Nel 2020 il 60% degli operatori volontari, durante l’anno di servizio, ha ricevuto almeno un’offerta di impiego e l’88% di loro ha accettato.

Per il quinto anno consecutivo, Associazione Mosaico ha effettuato una sintetica indagine conoscitiva riguardo gli effetti occupazionali di breve periodo del Servizio Civile Universale e della Leva Civica Lombarda. L’obiettivo del report, intitolato in modo significativo “Mamma, alla faccia del Covid ho trovato un lavoro”, è stato quello di monitorare la situazione lavorativa dei volontari a 6–9 mesi dalla fine dei progetti per valutare la ricaduta in termini di occupabilità dell’esperienza di volontariato.

I risultati, tratti dalla Rapporto consultabile e scaricabile qui quiRapporto consultabile e scaricabile qui (cliccare sulle parole colorate), tenuto conto della particolare contingenza dovuta alla pandemia di COVID–19, sono davvero incoraggianti. Nonostante la situazione di incertezza generale, è in crescita anche la consapevolezza, da parte dei volontari, del valore formativo, e delle possibilità occupazionali offerte dalle esperienze di Servizio civile e Leva civica. Per il 76% dei ragazzi in Servizio civile e il 72% di quelli che svolgono Leva civica, il loro servizio è stato in qualche modo (abbastanza, molto o in modo determinante) alla base delle offerte di lavoro ricevute.

L’andamento crescente, negli ultimi anni, di questa consapevolezza da parte dei volontari è certamente motivo di soddisfazione per Associazione Mosaico. Perché coincide con la progressiva estensione dell’offerta di momenti di formazione e orientamento.

Anche il Progetto FOOL, avviato nel 2020 da Mosaico grazie al contributo di FIEB (Fondazione Istituti Educativi Bergamo) per rilevare le competenze trasversali del singolo operatore volontario, si sta configurando come un formidabile sistema di condivisione di conoscenze e informazioni che favorisce l’incontro tra i giovani e le richieste del mercato del lavoro territoriale. «Questo — spiega Associazione Mosaico — ci pare il modo migliore di proseguire il percorso, intrapreso negli ultimi anni, di valorizzazione occupazionale di SCU e LCR, pur mantenendo intatto lo spirito e la missione primaria del volontariato civile».

 

 

Mamma, ho trovato un lavoro!

Il RITORNO OCCUPAZIONALE di Servizio civile e Leva civica nel 2017

Il caso di Associazione Mosaico

Il Servizio civile nazionale o la Leva civica regionale aiutano nella ricerca di un'attività lavorativa? E se sì quanto? Da due anni a questa parte Associazione Mosaico intervista i giovani che hanno intrapreso questi percorsi formativi per capire se hanno un'effettiva utilità nell'inserimento del mondo del lavoro. I dati raccolti relativi al 2017 ci dicono che è andata così:

infografica SCU 2018 dati ritorno occupazionale

Niente male, vero? E allora, cosa stai aspettando? Presenta la tua domanda!

LEVA CIVICA REGIONALE: scadenza presentazione domande 14/09/2018

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE: scadenza presentazione domande 28/09/2018

Per consultare il Rapporto sul RITORNO OCCUPAZIONALE 2017 clicca qui

Mamma, ho trovato un lavoro!

Il Servizio civile e la Leva civica servono per trovare un lavoro?
 
Come ogni anno, Associazione Mosaico ha cercato la risposta a questa domanda, interpellando i giovani che nell'anno appena conclusosi hanno terminato la loro esperienza di Servizio civile e Leva civica.
Le domande erano semplici: avete trovato un lavoro? L'esperienza di Servizio civile/Leva civica è stata importante per essere assunti?
 
I dati sono confortanti: il 55% dei volontari di Mosaico hanno ricevuto un'offerta di impiego entro 3–6 mesi dal termine del loro Servizio civile/Leva civica.
 
Gli altri dati li lasciamo scoprire a voi: in allegato trovate sia l'analisi dettagliata che una sua presentazione sintetica tramite slides.
 

Il ritorno occupazionale del Servizio civile volontario

Anche quest'anno Associazione Mosaico ha condotto la tradizionale indagine sul ritorno occupazionale del Servizio Civile, realizzata sui volontari in servizio presso sedi dell'associazione e che si sono congedati a fine gennaio 2013. I dati sono decisamente confortanti, e potete trovare il report a questo link.

Quali sono le conclusioni dell'indagine?

Il primo dato da cogliere è l'interesse degli enti di Servizio civile nel mantenere rapporti con i volontari che hanno terminato il Servizio civile.
Ciò dimostra che il Servizio civile è visto dall'ente come momento formativo a tutti gli effetti, e che la fine dell'anno di servizio è interpretata come “perdita” di una risorsa umana addestrata e integrata nella struttura.

In secondo luogo, questa indagine evidenzia l'irrigidimento del mercato del lavoro, conseguente alla cosiddetta “Riforma Fornero”.
La tipologia contrattuale del “contratto a progetto” è di fatto estinta, ma non viene sostituita da altre forme di ingaggio, quali ad esempio l'apprendistato.

Terzo, ma non per importanza, è il successo di strumenti alternativi di ingaggio quali il tirocinio extracurriculare, proposto da Associazione Mosaico agli enti aderenti a cavallo tra il 2012 ed il 2013, grazie anche all'esperienza accumulata con il bando sperimentale della Direzione Giovani e Sport di Regione Lombardia.

La “Leva civica regionale”, così abbiamo chiamato questo strumento, ha permesso di:

  • supplire al calo occupazionale derivante dalla scomparsa del “contratto a progetto”;
  • aumentare il numero di ex volontari coinvolti in percorsi post servizio civile che garantiscano un reddito minimo unito ad una certificazione delle competenze acquisite;
  • mantenere un rapporto tra ente e giovane, evitando la dispersione di conoscenze e competenze indispensabili per il territorio e la comunità.

Se l'obiettivo del Servizio civile è quello di garantire una formazione alle nuove generazioni, legandole alla comunità ed al territorio di appartenenza… ebbene possiamo affermare che anche quest'anno abbiamo raggiunto l'obiettivo, nonostante la “Riforma Fornero” e la difficilissima situazione economico-occupazionale.

Associazione Mosaico realizza il primo “customer satisfaction” sul Servizio civile. Dati positivi anche dall'indagine sul “ritorno occupazionale”

Pubblicati i dati dell'indagine condotta da Associazione Mosaico, in collaborazione con ricercatori dell'Istituto Tolomeo: più del 90% degli utenti a cui si rivolgono le attività dei progetti di servizio civile ritiene importante e positivo l'impiego dei volontari

È la prima volta nella storia di servizio civile: stiamo parlando della prima indagine scientifica di  “customer satisfaction” per misurare scientificamente il livello di gradimento dei servizi offerti dai volontari in servizio civile.
Associazione Mosaico ha ritenuto di fondamentale importanza valutare in modo critico l'impatto che i servizi resi dai volontari in servizio civile in forza presso le strutture dei suoi associati ha avuto sui destinatari e/o sulla collettività, in modo da offrire per il futuro un servizio migliore.
L'indagine è stata condotta attraverso un piano rigorosamente scientifico ed avvalendosi di ricercatori dell'Istituto Tolomeo di Padova,  con un campionamento sistematico degli intervistati e delle sedi di servizio che tenesse presente la distribuzione dei volontari per area di intervento e per provincia. Il disegno della ricerca ha coinvolto in totale 447 individui presenti su 9 sedi di servizio e su 4 province (Bergamo, Brescia, Milano, Lecco).

I risultati dell'indagine sono stati estremamente positivi:
- tenendo in considerazione una scala che va da 1 a 10, il gradimento dei servizi da parte dell'utenza si posiziona mediamente sul 9;
- il 75% degli utenti intervistati è a conoscenza del contributo offerto dai volontari in servizio civile nella realizzazione dei servizi di cui usufruiscono. Di questi, ben il 95,2% ritiene che detto contributo sia positivo (è interessante notare che il rimanente 4,8% non giudica l'apporto dei volontari come negativo, ma si limita a ritenerlo “né positivo né negativo”).
- il 93,9% ha ritenuto importante l'impiego dei volontari in servizio civile presso l'ente in cui si realizza il progetto.

Questi dati ci fanno comprendere che, in un periodo di crisi economica, l'apporto dei volontari in Servizio civile non è solo riconosciuto dalla maggior parte degli utenti, ma viene percepito come utile, importante e positivo.
«È un risultato che ci aspettavamo — ha commentato Claudio Di Blasi, presidente di Associazione Mosaico — le sedi di attuazione di progetto vengono scelte e selezionate da Mosaico con molta attenzione. Non è sufficiente “chiedere” un volontario in Servizio civile: occorre dimostrare che tale risorsa verrà inserita in un contesto che garantisca un adeguato ritorno formativo, e la buona qualità del servizio reso è una delle discriminanti perché l'ente sia scelto».

 A fianco di questa indagine, Associazione Mosaico ha effettuato la già consolidata indagine sul “ritorno occupazionale”  derivante dal Servizio civile.
«Quest'anno ci attestiamo su un "ritorno" del 20% — segnala Claudio Di Blasi. — Si tratta di una percentuale inferiore a quella degli anni precedenti, ma credo non ci sia da lamentarsi, vista la preoccupante situazione occupazionale delle giovani generazioni negli ultimi dodici mesi».

L'analisi dell'indagine sul ritorno occupazionale la trovate qui.

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